1945 |
Il 22 aprile nasce Efstratios Demetriou (poi italianizzato e trasposto in Demetrio Stratos), ad Alessandria d’Egitto da genitori greci, Janis Demetriou e Athanassia Archondoyorghi. |
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1958 |
A seguito degli avvenimenti politici che sconvolgono l’Egitto, viene mandato nel Collegio di Terrasanta a Nicosia, nell’isola di Cipro, dove la famiglia lo raggiungerà due anni più tardi. |
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1962 |
Demetrio Stratos si trasferisce in Italia per iscriversi alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. |
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1963 |
Forma un gruppo musicale studentesco che, muovendo dalle feste della “Casa dello studente” di Milano, inizia poi a esibirsi in locali da ballo. È per caso che, dovendo sostituire il cantante del gruppo, bloccato da un banale incidente d’auto, da tastierista Stratos inizia a cantare; il nuovo repertorio approda così al soul, al blues e al rhythm’n’blues. Cambiando diversi elementi, il gruppo si esibisce per lunghi periodi in locali milanesi come il Santa Tecla e l’Intra’s al Corso, fra gli altri. In qualità di tastierista Stratos presta la propria opera come turnista in diversi studi di registrazione. |
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1967 |
Entra a far parte del gruppo rock I Ribelli come tastierista e cantante, e diventa famoso per la sua interpretazione di Pugni chiusi, canzone-simbolo della seconda metà degli anni ’60. |
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1969 |
Si sposa con Daniela Ronconi, sua compagna dei primi anni di università. |
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1970 |
Lascia I Ribelli e fonda un proprio gruppo con musicisti inglesi, tra cui il batterista Jan Broad passato poi ai Deep Purple. Inizia a dedicarsi alla ricerca musicale e vocale in particolare. Lo spunto gli viene dall’osservazione della “fase di lallazione” di sua figlia Anastassia, nata proprio nel 1970: Stratos si accorge che la bambina inizialmente “gioca” e “sperimenta” con la propria voce, ma poi la ricchezza della sonorità vocale va perdendosi con l’acquisizione del linguaggio: “il bambino perde il suono per organizzare la parola”. Questa osservazione di Stratos sarà fondamentale per la sua poetica. La tematica linguaggio-voce è un filo conduttore che attraversa l’intero suo percorso artistico. |
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1971 |
Incide il singolo Daddy’s Dream per la Numero Uno, neonata etichetta discografica di Lucio Battisti e Mogol. Il suo possibile coinvolgimento in produzioni musicali di tipo commerciale si conclude con questo unico episodio. |
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1972 |
Insieme a Giulio Capiozzo (batteria), fonda il gruppo Area di cui, in una prima formazione, fanno parte anche Eddie Busnello (sax), Patrick Djivas (basso), Leandro Gaetano (pianoforte), Johnny Lambizzi (chitarra). |
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1973 |
Area International Popular Group incide per la Cramps Records il primo album Arbeit macht frei (“il lavoro rende liberi”, dal cartello affisso all’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz).Il gruppo partecipa alla 8e Biennale di Parigi nella Sezione Musica in rappresentanza dell’Italia.La formazione del gruppo è ormai assestata con Demetrio Stratos (voce, organo Hammond, steel drum), Giulio Capiozzo (percussioni), Patrizio Fariselli (pianoforte e tastiere), Ares Tavolazzi (basso e trombone) e Giampaolo Tofani (chitarra e sintetizzatore VCS 3). Vero e proprio sesto componente del gruppo è Gianni Sassi, art director e fondatore della Cramps Records e “deus ex-machina” di gran parte dei progetti culturali più geniali di quel periodo. Già partecipe del movimento Fluxus italiano, Sassi si occupa anche dell’immagine degli Area. |
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1974 |
Stratos si avvicina al pensiero e all’opera del compositore statunitense John Cage, lavorando con Juan Hidalgo, Walter Marchetti e Gianni-Emilio Simonetti. Interpreta i Sixty-Two Mesostics Re Merce Cunningham per voce non accompagnata e microfono, del compositore americano, parzialmente inclusi nel disco dedicato alla musica di Cage dalla Cramps Records e che inaugura la collana “Nova Musicha”. Alla Festa del Proletariato Giovanile al Parco Lambro di Milano, Stratos presenta i Mesostics di Cage davanti a oltre 15.000 spettatori.Con gli Area realizza il secondo album Caution Radiation Area. |
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1975 |
Stratos si interessa di musicologia comparata, studia i problemi della vocalità etnica con particolare riguardo alle tecniche orientali.Esce Crac!, terzo album degli Area. |
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1976 |
Viene pubblicato Metrodora, primo disco di Stratos come solista, risultato delle sue ricerche sulla voce. Il titolo e l’unico testo utilizzato si ispirano al codice medico-ginecologico di Metrodora, medico-donna, o meglio ostetrica, dell’impero bizantino vissuta nel VI secolo d.C..A Parigi Stratos contatta E. Leipp, responsabile del Laboratorio di acustica dell’Università di Parigi VI (Facoltà delle Scienze). Collabora con Franco Ferrero del Centro di Studio per le Ricerche di Fonetica presso il C.N.R. di Padova: i risultati dell’analisi sul materiale fonico raccolto saranno oggetto di due pubblicazioni scientifiche. Con gli Area Stratos si esibisce in diversi festival e compie tournée in Francia e Portogallo. Insieme a Patrizio Fariselli (piano preparato), Paolo Tofani (chitarra e sintetizzatore), Paul Lytton (percussioni) e Steve Lacy (sax soprano), tiene un concerto, basato sull'improvvisazione, nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, la cui registrazione verrà pubblicata nel 1979 con il titolo di Event ’76. |
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1977 |
Si interessa di psicanalisi e svolge una ricerca sul rapporto tra linguaggio e psiche. Tiene corsi e seminari nelle scuole, formulando una vera e propria pedagogia della voce. Esegue diverse performances al Teatro Arsenale e alla Galleria Marconi di Milano. |
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1978 |
In febbraio tiene un concerto al Museo d’Arte Moderna di Parigi, organizzato dall’Atelier de création radiophonique nel quadro della X Biennale internazionale dei giovani artisti “musiche di un’esposizione” di Daniel Caux, in rappresentanza della Grecia.In febbraio esegue una performance alla Galleria Pre-Art di Milano e quindi parte con gli Area per una tournée in Portogallo.Su invito di John Cage il 18 e il 19 marzo partecipa a “Events”, spettacolo di Merce Cunningham & Dance Company che ha luogo al Roundabout Theatre di New York con la direzione artistica di Jasper Johns, la direzione musicale di John Cage, le coreografie di Merce Cunningham, i costumi e le scene di Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Mark Lancaster e Andy Warhol.Gli Area, che per esigenze finanziarie hanno nel frattempo lasciato la Cramps, approdano alla nuova etichetta Ascolto (CGD), per la quale incidono quello che sarà l’ultimo album con Demetrio Stratos, 1978, gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano!.Come solista invece, Stratos prosegue il lavoro con la Cramps di Gianni Sassi e nello stesso anno realizza il nuovo disco Cantare la Voce. Il 2 giugno è a Bologna per la II Settimana Internazionale della Performance. Ad Amsterdam il 15 giugno partecipa a “Sounday” di John Cage, performance di dieci ore senza interruzione dalle 7.00 alle 17.00, organizzata al Centrum Bellevue dalla Radio olandese KRO Radio Hilversum IV. Sempre ad Amsterdam, Stratos tiene un seminario con performance allo Stedelijk Museum. Partecipa a Bologna a “Il treno di John Cage - alla ricerca del silenzio perduto”, tre escursioni in treno preparato, con l’assistenza di Walter Marchetti e Juan Hidalgo, il 26, il 27 e il 28 giugno. Il 4 luglio partecipa a un concerto di John Cage presso il Teatro Margherita di Genova, insieme a Grete Sultan e Paul Zukofsky. Con gli Area è a Cuba per l’XI Festival Mondiale della Gioventù, dal 28 luglio al 5 agosto, dove viene invitato dal Ministro della Cultura a incontrarsi con la delegazione di musicisti della Mongolia per un dibattito sulla vocalità in Estremo Oriente. Per l’antologia storico-critica della poesia sonora “Futura”, realizzata dalla Cramps Records, incide O tzitziras o mitziras, in cui esplora la forza onomatopeica del canto delle cicale suggerita da uno scioglilingua greco. In settembre tiene un concerto-performance al Teatro dell’Elfo di Milano, in una sala invasa dalla sabbia, scenografia di Thalia Istikopoulou. Partecipa alla “Settimana John Cage” all’Opéra Louis Jouvet di Parigi. Su indicazione di John Cage è invitato a tenere un corso sulle possibilità della voce umana, presso il Centro di Musica Sperimentale dell’Università di San Diego, in California: date e programmi vengono fissati per l’anno successivo. |
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1979 |
Nel mese di gennaio registra l’interpretazione di Le Milleuna, testo di Nanni Balestrini per l’azione mimica di Valeria Magli. In febbraio è a Parigi per interpretare Antonin Artaud in una rassegna organizzata da France Culture. Nello stesso mese dall’8 all’11 è al Teatro Alberico di Roma per una serie di recital. Progetta, con Paolo Tofani e Mauro Pagani, lo spettacolo “Rock’n’roll Exhibition, per riportare alla luce (divertendosi molto) i grandi musicisti del rock anni ’50. Una prova dal vivo al Teatro Massimo di Milano, presente il pubblico, viene registrata e pubblicata su disco nel giugno successivo. Sempre a France Culture, per il ciclo di trasmissioni “Poésie ininterrompue” curato da Claude Royet-Journoud, ha luogo n lungo colloquio-intervista con Daniel Charles, con il contributo di sequenze vocali dal vivo. Stratos lascia gli Area, per proseguire la sua sperimentazione come solista. Presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, tiene un corso di semiologia della musica contemporanea sulla voce. La serie di lezioni prosegue fino a marzo. Il 4 febbraio 1979 si esibisce al Teatro S.Leonardo di Bologna in un concerto per sola voce, registrato dal vivo. Venerdì 30 marzo Stratos tiene il suo ultimo concerto, in solo, presso il Teatrino della Villa Reale di Monza. Il 2 aprile viene ricoverato al Policlinico di Milano e da qui poi trasferito al Memorial Hospital di New York dove muore di aplasia midollare a 34 anni da poco compiuti, il mattino del 13 giugno. Il concerto organizzato per il 14 giugno all’Arena di Milano, con lo scopo di raccogliere fondi per la degenza di Stratos all'ospedale di New York, si trasforma così in un grande omaggio collettivo all’artista: vi partecipano un centinaio di musicisti e, nella prima e maggiore riunione spontanea di giovani della storia d’Italia, oltre 60.000 spettatori. Demetrio Stratos è sepolto nel piccolo cimitero di Scipione Castello, a due chilometri da Salsomaggiore Terme in provincia di Parma. |
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